Tutta Italia è profondamente scioccata dal delitto di Rufina, in provincia di Firenze, dove un architetto di 37 anni si è macchiato dell’ennesimo femminicidio. A perdere la vita è stata Eleonora, una bellissima ragazza di appena 34 anni e madre di un bimbo di un anno e mezzo. La sua esistenza è stata spezzata da un folle raptus del compagno, che al termine del gesto avrebbe tentato di togliersi la vita gettandosi dalla finestra.
Sul posto sono subito intervenuti i soccorsi, ma per Eleonora non c’è stato nulla da fare: il personale sanitario ha potuto solo constatarne il decesso. Le forze dell’ordine, giunte immediatamente sulla scena del delitto, hanno avviato le indagini per fare luce sulla dinamica del delitto. Secondo le prime ricostruzioni, non vi erano segnali evidenti che potessero far presagire una simile svolta.
La coppia, almeno all’apparenza, conduceva una vita normale, senza particolari tensioni note a familiari o amici. Tuttavia, con il passare delle ore, stanno emergendo dettagli inquietanti che potrebbero fornire ulteriori elementi per comprendere cosa sia realmente accaduto. Gli inquirenti stanno scavando nel passato della coppia, cercando di capire se vi fossero episodi pregressi di violenza domestica o tensioni mai denunciate.
Testimonianze di vicini e conoscenti potranno essere fondamentali per delineare il quadro di una relazione che, a quanto pare, nascondeva crepe profonde. Questo ennesimo femminicidio riaccende il dibattito sulla violenza di genere in Italia, un fenomeno che continua a mietere vittime con una frequenza allarmante.
Il bambino, trovato illeso in casa, è stato affidato ai nonni. Le forze dell’ordine hanno sequestrato la lama utilizzata per il delitto e ha avviato le indagini per ricostruire la dinamica. Emergono in questi minuti ulteriori dettagli: ecco gli ultimi aggiornamenti nella pagina successiva.