Elena Del Pozzo, la mamma mostra l’arma del delitto e spiega come ha ucciso la piccola

Emergono particolari sempre più inquietanti circa il delitto della piccola Elena Del Pozzo, uccisa dalla madre nel catanese. Ecco cosa è emerso in queste ore.

Elena Del Pozzo, la mamma mostra l’arma del delitto e spiega come ha ucciso la piccola

In tutta Italia ormai non si fa che parlare di altro, ovvero dell’orribile delitto avvenuto in queste ore a Mascalucia, piccola cittadina siciliana che si trova nella Città Metropolitana di Catania, nell’omonima provincia. Secondo quanto emerso dall’attività di indagine, la madre, la 24enne Martina Patti, avrebbe inscenato nella giornata di ieri il rapimento della sua figlioletta, Elena Del Pozzo (quasi 5 anni) da parte di tre uomini incappucciati e armati mentre la donna si trovava con la figlioletta in auto.

Agli inquirenti però la vicenda è parsa a dir poco strana sin dall’inizio, per questo per tutta la notte tra il 13 (giorno del delitto) e il 14 giugno la madre, assieme al padre, ai nonni e ad altri parenti sono stati ascoltati nella locale caserma dei carabinieri, dove sono giunti anche i magistrati della Procura della Repubblica. Nelle prime ore del 14 giugno la madre è scoppiata a piangere mentre la Scientifica eseguiva una perquisizione in casa sua, per cui ha poi confessato lei stessa di aver ucciso la figlioletta. Il movente e la stessa azione criminosa sono da film dell’orrore.

Uccisa a coltellate

Secondo quanto emerso dall’ispezione cadaverica effettuata dal medico legale, la piccola Elena sarebbe stata uccisa dalla madre con un coltello da cucina. Dopo aver compiuto il misfatto la donna avrebbe nascosto il corpicino in alcuni sacchi della spazzatura, provando a seppellire il tutto in un campo incolto distante soltanto 200 metri dalla loro abitazione.

Martina avrebbe commesso il delitto per motivi di gelosia nei confronti della compagna dell’ex compagno, Alessandro Del Pozzo. I due infatti si erano da poco separati, e nonostante pareva che tra i due i rapporti fossero sereni per quanto riguarda l’affidamento della bimba, in realtà avevano allacciato nuovi legami e non apparivano rispettosi l’un l’altro.

In particolare la Patti temeva che la compagna dell’ex convivente potesse affezionarsi alla bambina, e per questo l’avrebbe uccisa. Martina ha riferito agli inquirenti di aver portato a termine il delitto da sola, senza nessun complice. Ha prelevato ieri mattina la bambina dall’asilo, per poi toglierle la vita. Sul corpo la piccola presentava diverse ferite da arma da taglio alla regione cervicale e intrascapolare.

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