"Ecco perché le donne vivono più degli uomini" La risposta è nel…" (2 / 2)

Dagli ultimi studi, è emerso che le donne  restano in vita, in media, 4 anni in più rispetto agli uomini ma questo a cosa è dovuto? Gli ormoni sessuali, come per esempio gli estrogeni, hanno un ruolo molto importante nella longevità. E’ provato, poi,  che le donne vanno più spesso dal medico, eseguono maggiormente esami di screening, indossano la cintura di sicurezza, guidano con prudenza oltre ad essere più propense alla socializzazione (l’isolamento sociale è un fattore di rischio per il declino cognitivo.

A tutti questi fattori si aggiunge un interessante studio, condotto dai  ricercatori dell’Università della California di San Francisco (UCSF),  che hanno  individuato il segreto della longevità femminile nel secondo cromosoma X che, secondo gli autori, non sarebbe così «dormiente» come finora è stato creduto.  Gli scienziati,  che hanno condotto uno studio su topi pubblicato su Sciences Advances,  sono pervenuti al risultato che, con l’invecchiamento, il cromosoma X secondario si risveglierebbe attivando una serie di geni capaci di determinare una vita più lunga, con una maggiore resilienza al declino cognitivo, a condizione che non siano presenti patologie come l’Alzheimer).

La maggiore longevità delle donne rispetto agli uomini non significa che vivono meglio, in quanto, specie dopo la menopausa, sono più fragili e vulnerabili, sviluppando problemi cardiovascolari e Alzheimer. Donne e uomini invecchiano in modo diverso e capirne le ragioni, secondo gli scienziati, potrebbe allungare la vita e la salute di entrambi i sessi.

La professoressa Dena Dubal, neurologa all’Università della California a San Francisco, ha dichiarato che se gli scienziati riuscissero a capire che cosa rende un genere più resiliente o vulnerabile, si avrebbe una nuova comprensione molecolare per arrivare a nuove terapie capaci di rendere uomini e donne più resilienti. I primi lavori sui cromosomi sessuali, effettuati dallo stesso gruppo di ricercatori, risalgono al  2018,  esaminando topi geneticamente modificati con diverse combinazioni di cromosomi sessuali e organi riproduttivi. Quelli con due cromosomi X (femminili) e ovaie vivevano più a lungo, seguiti dai topi con due cromosomi X e testicoli. I topi con cromosomi XY ( maschili), invece, avevano una durata di vita più breve.

La dottoressa, in proposito, ha dichiarato: “C’era qualcosa nel secondo cromosoma X che proteggeva i topi dal decesso precoce nella vita, anche se avevano i testicoli”, per poi chiedersi: “E se ci fosse qualcosa in quel secondo cromosoma X che fosse in qualche modo legato a una maggior giovinezza?”. Gli scienziati non hanno ancora esaminato questo fenomeno negli esseri umani, ma la professoressa ritiene che  il fatto che abbiamo gli stessi ormoni e cromosomi sessuali animali,  oltre ad avere sistemi riproduttivi simili, suggerisce che i risultati potrebbero essere simili nelle persone.