Ritrovamento del cadavere, diffuse le foto

Si sta indagando su un ritrovamento misterioso avvenuto negli scorsi giorni in Italia, gli inquirenti hanno diffuso alcune foto. Vediamo cosa è successo.

Ritrovamento del cadavere, diffuse le foto

Nel nostro Paese, e nel mondo, da sempre accadono fatti di cronaca che sconvolgono l’opinione pubblica. Si tratta di vicende che segnano spesso intere comunità e che gettano dolore e sconforto. Si va dagli omicidi alle morti improvvise, oppure agli incidenti stradali. Tutti episodi su cui indagano sempre le forze dell’ordine, pronte sempre a capire che cosa si celi dietro a questi eventi luttuosi. E in questi giorni in Italia si sta tentando di risolvere un vero e proprio giallo.

Sul caso in questione stanno lavorando i carabinieri, che hanno contattato già gli altri comandi presenti su tutto il territorio nazionale. Il caso, secondo quanto riferiscono i media locali e nazionali, è molto delicato e sta mettendo a dura prova gli inquirenti, che in queste ore hanno purtroppo preso una decisione che in questi casi viene sempre lasciata per ultima. I militari hanno chiesto infatti l’aiuto della popolazione. Vediamo cosa è successo.

Il ritrovamento

Nella giornata del 4 aprile a Occhiobello, in provincia di Rovigo, i carabinieri hanno ritrovato il cadavere di una donna lungo le rive del fiume Po. I militari hanno cercato di identificare questi resti ma non sono arrivati a nulla. Per questo hanno deciso di chiedere l’aiuto della popolazione pubblicando le foto degli abiti indossati dalla vittima.

I colleghi della testata giornalistica Fanpage hanno contattato il Tenente Colonnello Umberto Carpin dei carabinieri di Rovigo. Il militare ha specificato che la scelta di pubblicare le immagini degli abiti potrebbe essere cruciale per risolvere il caso, in quanto è possibile che qualcuno riconosca i vestiti.

I militari comunque ripongono anche speranze dall’esame del DNA. “Noi riponiamo ancora molte speranze sul test del DNA. Ci stiamo infatti muovendo anche in quella direzione sperando di avere fortuna. Non appena abbiamo l’elaborazione definitiva sui campioni processati al cadavere potremo confrontare gli esiti con la banca nazionale del DNA. A quel punto c’è soltanto da sperare di avere un riscontro, magari con un parente, un familiare e arrivare così a ricostruire l’intera vicenda”– così ha detto il Tenente Carpin a Fanpage. Nelle prossime ore potranno conoscersi sicuramente ulteriori dettagli su questa vicenda.

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