
La risposta è netta, implacabile, e viene dalla scienza della nutrizione. Saltare i pasti è la prima, grave mossa sbagliata, l’azione che genera una fame eccessiva, portando il commensale a consumare troppo e a una velocità incontrollabile.Per rompere questa spirale, il primo passo è agire d’anticipo, con la precisione di un orologio svizzero. A metà mattina e nel pomeriggio, è cruciale inserire uno spuntino leggero, un frutto o uno yogurt, per mantenere il corpo in equilibrio e prevenire il collasso.
Poi, c’è il gesto più semplice, ma spesso dimenticato: la masticazione. Aiuta la digestione e, cosa ancora più importante, concede al cervello il tempo necessario per registrare la sensazione di sazietà prima che sia troppo tardi.Per aumentare la pienezza e l’idratazione, gli specialisti raccomandano di non dimenticare mai l’acqua.
È un alleato silenzioso che, se bevuto con regolarità, riempie e aiuta a non confondere la sete con la vera fame.E c’è il capitolo delle calorie “liquide,” spesso il vero elemento di rischio in questo periodo.

L’alcol, oltre a essere carico di energia, stimola l’appetito: la regola è il limite massimo di un singolo bicchiere di vino o birra. Infine, l’ultima tessera del mosaico per uscire illesi dall’assedio: bruciare l’energia in eccesso. Non serve una maratona, ma una passeggiata quotidiana, di almeno trenta minuti, è l’unica via per bilanciare il piacere della tavola con la necessità di mantenere il proprio ritmo vitale. Identifica i giorni “clou” delle festività, come la Vigilia, il Natale e il Capodanno, e pianifica intorno a questi eventi. Nei giorni meno intensi, torna alla tua routine abituale, mantenendo un’alimentazione varia e bilanciata.
Evita di fare di ogni giorno una festa continua: un panettone fuori programma o un aperitivo quotidiano possono sembrare innocui, ma accumulati rischiano di fare la differenza.