L’inverno è calato sulla città portando con sé un’aria densa di festa e un velo di apparente, ingannevole serenità. Le luci a intermittenza sui balconi sono l’unica spia luminosa di una stagione che, per molti, è il momento più dolce dell’anno, ma anche il più pericoloso.La minaccia, in questo caso, non arriva dal buio, bensì dalla luce accecante delle sale da pranzo.
Tra i brindisi e l’abbraccio delle persone care, si annida una tensione silenziosa, un senso di inevitabilità fisica.Ti siedi a quella tavola, e il banchetto si presenta come una sfida. È un’abbondanza preparata per giorni, che attende solo il primo sgarro, la prima crepa nella tua resistenza.
Gli esperti del settore alimentare lo sanno bene. Sanno che la resa non è mai improvvisa, ma arriva per un accumulo di errori, spesso dopo una piccola omissione che spezza il ritmo.C’è chi crede di ingannare la fame, di poter tenere a bada la voglia con il vuoto nello stomaco.
Decide di non mangiare nulla per ore, in vista della grande prova serale.Ma quel silenzio interiore è solo l’anticamera di un’emergenza che può diventare vitale. Un errore fatale di calcolo che ti condurrà, dritto e senza possibilità di scampo, a un pasto successivo senza freni.Si arriva al momento clou privi di controllo, in balia di un appetito che gli specialisti chiamano “eccessivo”.
Ma cosa succede davvero, nel profondo, quando quel primo errore viene compiuto? Ecco quindi come non ingrssare durante queste feste natalizie i dettagli sono importanti.