Il silenzio che avvolge le strade di Garlasco sembra non aver mai fine, un velo denso che dal lontano 2007 continua a coprire una delle vicende più intricate della cronaca italiana. Tra le villette ordinate e la nebbia che spesso accarezza la provincia pavese, la memoria di quella mattina d’agosto rimane un segno indelebile, una ferita che il tempo ha solo apparentemente rimarginato. Nelle stanze della villa di via Pascoli, dove la vita di una giovane donna è stata spezzata da un’azione violenta rimasta a lungo nel mistero, il respiro della giustizia sembrava essersi fermato.
Eppure, a distanza di anni, la scienza ha preteso di tornare protagonista, riaprendo fascicoli che molti credevano ormai destinati all’oblio degli archivi polverosi.Oggi, quell’atmosfera sospesa si è spostata tra le mura austere del Tribunale di Pavia, dove il rumore dei passi nei corridoi accompagna l’attesa per una verità che si è fatta attendere troppo a lungo. In aula è tornato lui, Alberto Stasi, l’uomo che per anni ha occupato le pagine dei giornali, pronto ad assistere a un nuovo, decisivo capitolo della sua infinita battaglia legale.Il centro della scena, tuttavia, non è occupato da vecchi rancori, ma da una traccia invisibile catturata sotto le unghie della vittima, un codice genetico che oggi ha un nome preciso.
Quel profilo appartiene ad Andrea Sempio, un conoscente del passato che l’inchiesta bis ha trascinato improvvisamente sotto i riflettori di una perizia scientifica senza precedenti.C’è un’elettricità tangibile nell’aria mentre gli esperti si preparano a esporre i risultati di un confronto genetico che potrebbe confermare o ribaltare anni di sentenze definitive. Gli sguardi dei legali sono tesi, concentrati su quei grafici che rappresentano l’ultima speranza di chi cerca una verità diversa o la conferma di una colpevolezza già scritta.

Ogni parola pronunciata dai periti pesa come un macigno in questa udienza di unprobatorio, dove il destino di un uomo si intreccia con il ricordo di unavicenda straziantemai dimenticata. Il clima si fa serrato, quasi soffocante, mentre si attende di capire se quelle tracce biologiche possano davvero cambiare il corso della storia giudiziaria.Ma proprio quando la speranza di un colpo di scena sembra farsi strada tra i presenti, la voce della scienza si leva con una chiarezza spiazzante, pronta a svelare se il mistero di Garlasco stia davvero per essere riscritto.
L’avvocato della famiglia Poggi ha parlato di un enorme spettacolo mediatico e che è stato Alberto Stasi. Ripercorriamo, tramite le sue parole, che cosa sta succedendo, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che ci sono nuovi sviluppi importantissimi sul caso.