È successo durante i funerali dei tre carabinieri a Padova (1 / 2)

È successo durante i funerali dei tre carabinieri a Padova

Castel D’Azzano, nella provincia veronese,  non dimentica la quiete della notte, rotta, improvvisamente,  da un lampo improvviso che ha squarciato il silenzio,  quando un casolare,  situato in Via San Martino,  è stato fatto saltare in aria dai fratelli Ramponi.

Non un rumore di sirene, ma un suono secco, violento, che ha fatto tremare le fondamenta della comunità e ha spezzato il ritmo del vivere. In un istante, l’ombra della normalità è stata inghiottita. Era il segno di un’azione che avrebbe riscritto il destino di tre uomini,  tre carabinieri, lasciando una traccia profonda in tutti noi.

Gli uomini in divisa,  sempre in prima linea, stavano affrontando quella che doveva essere una chiamata come tante, un intervento di routine in piena oscurità quando, tutto ad un tratto, qualcosa di assurdo e sproporzionato si è scatenato contro di loro. Quella che era professionalità si è trasformata in una lotta per la vita, un’emergenza vitale,  divampata senza preavviso.

Marianna Bello, la notizia improvvisa dopo 16 giorni di ricerche Marianna Bello, la notizia improvvisa dopo 16 giorni di ricerche

L’aria, dopo il boato della deflagrazione, si è fatta densa, carica di cenere e paura. In pochi attimi, la notizia ha iniziato a correre sui circuiti istituzionali e nelle caserme, lasciando tutti con il fiato sospeso: il bilancio si preannunciava già tremendo: tre carabinieri deceduti e quindici coinvolti.   Oggi, per tutti noi, è il giorno dell’ultimo saluto a tre servitori dello Stato, deceduti mentre erano in servizio, nella deflagrazione del casolare, a Castel D’Azzano.

Durante i funerali dei tre carabinieri, nella basilica di Santa Giustina, a Padova, è accaduto qualcosa di davvero forte. Vediamolo insieme nella pagina successiva dell’articolo. Tre servitori dello Stato,  tre uomini pervasi dallo spirito di dedizione e altruismo,  hanno perso...