L’ex direttore del TG4 aveva subito subito un peggioramento improvviso già nel pomeriggio, con l’annuncio del ricovero in condizioni critiche nella Residenza San Felice di Segrate, alle porte di Milano. Il personale medico ha cercato di fare tutto il possibile per salvarlo, ma la situazione è andata peggiorando.
Intervenuta ai microfoni del Corriere della Sera, la figlia Sveva aveva fatto sapere che il padre «continua a lottare come un leone», confermando la grave criticità delle condizioni. Accanto a lui, nel reparto di terapia intensiva, sono rimaste sino all’ultimo sia Sveva che la nipote Ottavia, mentre un altro familiare, Guelfo, si è già mosso dall’estero per raggiungerlo.
Il giornalista ha compiuto 94 anni lo scorso giugno e da tempo viveva nella struttura milanese. Solo qualche tempo fa aveva raccontato di aver riscoperto l’importanza dell’affetto umano e della serenità tra le mura della residenza: “La vecchiaia è brutta, ma la rispetto. In questa struttura mi trovo bene perché ci sono rapporti umani veri”, aveva confidato in un’intervista, definendo l’amore della famiglia «il vero potere».
Un coro di sostegno si era levato per accompagnare l’ex giornalista, ma nonostante si sia battuto strenuamente, per il 94enne non c’è stato nulla da fare. Le sue condizioni si sono drammaticamente aggravate nei giorni scorsi, tanto da sembrare sempre più disperate.
Emilio Fede resta una figura controversa e divisiva, capace di suscitare giudizi opposti ma indiscutibilmente centrale nella storia del giornalismo televisivo italiano: nel bene e nel male, è stato uno dei volti di punta dei telegiornali Mediaset, segnando un’epoca con il suo stile diretto, spesso polemico, e con una presenza che ha lasciato un’impronta indelebile.