In questo periodo il mondo è sconvolto da tantissimi episodi che stanno gettando apprensione tra la popolazione mondiale. Basti pensare a quanto avvenuto ad inizio anno, quando l’Ucraina è entrata in contrasto con la Russia. Da allora la popolazione è nuovamente in ansia dopo la pandemia di Covid-19, che negli ultimi due anni ha sconvolto le nostre vite. Sicuramente la situazione ad Est dell’Europa è in continua evoluzione, e bisogna tenerla sotto controllo.
La diplomazia internazionale è al lavoro costantemente per cercare un dialogo con le parti. Il recente attentato in cui è stata uccisa Darya Dugina, la ragazza russa figlia dell’ideologo nazionalista Aleksandr Dugin, ha fatto salire nuovamente la tensione. Ma in queste ore una notizia ha sconvolto nuovamente l’opinione pubblica russa, vediamo che cosa è accaduto.
Il presidente morto suicida
Secondo quanto si apprende dalla stampa internazionale, il presidente della Lukoil, Ravil Maganov, è deceduto. La stampa parla di un suicidio. A darne notizia è l’agenzia Reuters che cita fonti proprie. Al momento sarebbero sconosciuti i motivi per cui il presidente della Lukoil si sarebbe suicidato.
L’uomo si trovava ricoverato in ospedale a Mosca a causa di un infarto, e attorno alle 7:00 del mattino dell’1 settembre sarebbe morto dopo essere caduto dalla finestra dal sesto piano. “Il capo del consiglio di amministrazione di Lukoil, Maganov, si è suicidato nel Central Clinical Hospital di Marshala in via Tymoshenko. Era stato ricoverato in ospedale per un infarto. Inoltre, aveva assunto antidepressivi” – così riferisce una fonte delle forze dell’ordine russe.
Maganov era una personalità molto importante e ha iniziato la sua carriera all’interno dell’industria petrolifera russa negli anni ’80. Al momento non ci sarebbero comunicati da parte della stessa Lukoil. La stampa riferisce che si tratta del quinto caso di suicidio tra i top manager di grandi aziende russe, sul caso indagano comunque le forze dell’ordine russe.