Una donna di 33 anni, originaria degli Stati Uniti, si è trovata al cospetto di una scena straziante. Attirata dal pianto della figlioletta, che non si placava in nessun modo, è andata nell’altra stanza, togliendola dalla camera da letto in cui la bimba, di soli 2 anni, si trovava col padre, marito della 33enne.
Le lacrime incessanti le hanno subito generato preoccupazione, al punto da non darsi pace e la cosa si è aggravata quando ha notato che sulla mutandina delle figlia c’erano perdite riconducibili a macchie ematiche.
Stessa cosa anche sulle parti intime, oltre a lamentarsi durante la minzione. Così la donna ha deciso di rivolgersi ai carabinieri che hanno installato delle telecamere di videosorveglianza interne. Dal vaglio dei filmati, è emerso un quadro agghiacciante.
Il padre abusava della figlia da almeno cinque mesi, insieme a due complici, due suoi amici, mentre la moglie non era in casa ma a lavoro. Abusi ripetuti, continui, oltre a sevizie che si sono prolungate nel tempo. L’orco, approfittando della fiducia deposta dalla compagna, agiva indisturbato, approfittando dell’età della piccola. Le forze dell’ordine lo hanno colto sul fatto, ammanettandolo e portandolo in cella.
L’uomo, ora, dovrà vedersela con la giustizia, scontando la pena per il reato commesso. Da più parti, sui social, si invoca la massima pena, quella dell’ergastolo e c’è chi , spietatamente, chiede che venga fatto fuori. Si temono ritorsioni da parte degli altri detenuti, per cui si sta valutando se trasferire in un altro penitenziario l’uomo, vigilandolo a vista, dato che potrebbe commettere un gesto estremo, oltretutto. Seguiranno ulteriori aggiornamenti attorno a questo caso che ha infiammato la cronaca internazionale e generato fortissimi dibattiti sul web.