Chi conosceva don Matteo è convinto che non avesse mai manifestato segni di disagio, per cui non si capacita di come abbia potuto farla finita. Una sua parrocchiana, Maria Grazia, ha rotto il silenzio e lo ha fatto in un messaggio riportato dal quotidiano Il Secolo d’Italia.
Questo quanto da lei scritto: “Caro don Matteo, la tua Mergreise come mi chiamavi tu, è rimasta basita dalla notizia che tu te ne sei andavo via senza fare rumore. Sì, tu eri così riservato, gentile pieno d’amore. Ma ricordo l’ ultima confessione riguardo ad una morte che aveva colpito la nostra parrocchia, un gesto estremo. “Nessuno sa l’inferno che uno ha dentro per arrivare a un gesto estremo”.
La parrocchiana ha aggiunto: “Queste tue parole mi hanno martellato. Non bisogna giudicare e questo farò, ma ti stringo forte come facevo quando posavi la tua testa sulla mia spalla. Spero, don Matteo, spero tu abbia trovato la pace tra le braccia di Dio che amavi molto. Ti voglio bene, ricordalo e proteggici da lassù”.
La scomparsa di Don Matteo, al momento, non trova una spiegazione ed è per questo che gli inquirenti sono al lavoro. Spetterà a loro scoprire che cosa abbia portato il religioso a compiere il gesto estremo, ponendo fine alla sua esistenza a soli 35 anni.
Diplomatosi da perito aeronautico, era entrato in seminario nel 2010, prestando servizio nelle parrocchie di Borgosesia, Trecate e al Centro diocesano vocazioni, sino all’ordinazione, avvenuta nel 2017, per poi diventare vicario parrocchiale a Castelletto Ticino, arrivando Cannobio dopo un periodo al Santuario di Re, in Valle Vigezzo. Continueremo a seguire il caso, fornendovi gli opportuni aggiornamenti.