Ci sono dolori che più di altri ci fanno pausa ed entrare nel panico perché vengono associati a campanelli d’allarme di un malessere grave. I dolori intercostali sul lato sinistro, per esempio, fanno pensare alla maggior parte delle persone ai sintomi di un infarto perché il dolore è localizzato proprio in corrispondenza del cuore.
Il sintomo è piuttosto comune e colpire tutti, adulti e bambini; nonostante questo non sempre è indice di patologie o condizioni di salute gravi o preoccupanti. In realtà, le cause che determinano il sintomo possono essere differenti e più o meno gravi.
Per questo motivo, il disturbo non deve essere sottovalutato e se persiste è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico curante per riconoscere le cause che lo hanno determinato.
La zona del dolore è localizzata nello spazio intercostale e quindi essere collegato anche a problemi muscolari, ai nervi intercostali, alle costole, alle cartilagini delle costole.
Le cause principali dei dolori intercostali
I dolori intercostali possono avvertirsi come fitte nella zona del torace o della gabbia toracica ed essere sentiti come dolore al seno, alla schiena, allo sterno, tra le scapole ed essere associato a formicolio, vertigini, nausea, malessere generale, spossatezza, fiato corto e tosse. Il dolore può essere di differente frequenza ed essere avvertito come acuto, continuo o intermittente.
Tra le principali cause riconosciute al sintomo c’è l’abbassamento delle temperature o gli sbalzi climatici, le nevralgie intercostale, dovute ad un’infiammazione dei nervi, la compressione nervosa, la neurite, che ha origine a livello spinale, le fratture o l’incrinatura delle costole, gli stiramenti e gli strappi dei muscoli intercostali.
Altre cause possono essere conseguenza di sforzi fisici eccessivi, dovuti ad allenamenti sportivi troppo intensi, i crampi muscolari, lo stress e l’ansia, la presenza di scoliosi, di ernia del disco, di spondiloartrosi, l’ipertensione, le infezioni da herpes zoster, le infiammazioni delle cartilagini costali e articolari (osteoartrite).
Patologie associate al dolore
Altre cause sono riconducibili a patologie cardiache, disturbi polmonari, problemi gastrici (calcoli biliari, ulcera, colite o reflusso gastroesofageo) e tumori con metastasi nelle ossa. Il dolore può essere anche conseguenza di interventi chirurgici toracici.
In gravidanza, il dolore può essere avvertito già dalle prime settimane come conseguenza dell’aumento del peso corporeo che cambia il baricentro del corpo.
Fattori di rischio
I soggetti più predisposti al dolore intercostale sono gli anziani, perché maggiormente colpiti da osteoartrite, chi ha ernie discali, gli atleti e gli sportivi, i fumatori, perché tossiscono spesso e con violenza, chi soffre di malattie polmonari croniche.
Quando rivolgersi al medico: la diagnosi
I dolori intercostali peggiorano quando il paziente respira profondamente, tossisce, starnutisce, muove o ruota il torace o quando si esercita una pressione sulla zona dolente.
Poiché le cause sono differenti, è importante che il medico esegua un esame obiettivo e specialistico sul paziente per identificare cosa ha determinato il dolore e, quindi, prescrivere la terapia più appropriata.
Per approfondire sulla natura del dolore intercostale, si potrà procedere con alcuni esami strumentali. Tra questi, la radiografia del torace, la TAC, la risonanza magnetica nucleare, la scintigrafia ossea, l’elettrocardiogramma.
Cure e trattamento dei dolori intercostali
Come in tutti i casi in cui il sintomo è riconducibile a più cause, anche nel caso dei dolori intercostali bisogna innanzitutto scoprire la causa per procedere con le cure.
Se da un lato, il trattamento farmacologico, costituito da antinfiammatori e analgesici, o chirurgico è legato alla causa, esistono però alcuni rimedi naturali per alleviare il dolore.
Rimedi naturali
Se il dolore è conseguenza di un’attività sportiva bisogna rallentare, fermarsi e respirare profondamente finché il dolore non scompare; oppure, si può esercitare una pressione e rotazione sotto la gabbia toracica con la mano stretta a pugno.
Se la causa è stata riscontrata nello sbalzo termico, in un colpo di freddo, bisogna tenere al caldo la parte dolente indossando abiti di lana o applicando su di essa la borsa dell’acqua calda o uno scaldino. In questi casi, bisogna evitare di esporsi a nuove fonti di sbalzi termici.
Un altro rimedio è sottoporsi a massaggi eseguiti da mani esperte ed utilizzare creme lenitive a base di arnica o artiglio del diavolo.
Accorgimenti
È fondamentale inoltre fare risposo assoluto, evitare sforzi eccessivi, limitare l’attività sportiva, non fumare.
In caso di soggetti che hanno patologie cardiache è preferibile consultare il proprio medico al fine di evitare che la sintomatologia peggiori o si aggravi la condizione di salute del paziente.