Delitto di Garlasco, dopo 18 anni indagato l’amico del fratello: cosa è emerso (2 / 2)

Sono passati 18 lunghi anni dal delitto di Garlasco,   per il quale la Cassazione ha condannato Alberto Stasi  a  una pena di 16 anni di reclusione, pur potendo uscire e andare a lavorare ogni giorno. Come riferito dal Tg1,  a distanza di tutto questo tempo, abbiamo una clamorosa svolta.

Il tg, difatti, ha riportato che Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, ha ricevuto un avviso di garanzia .L’uomo, indagato già negli anni precedenti, si era visto archiviare le accuse mosse nei suoi confronti. Chiara Poggi, lo ricordiamo, venne fatta fuori mentre era sola nella sua casa.

Stasi, suo fidanzato, all’epoca studente di economia, venne condannato e a febbraio la Corte europea dei diritti dell’uomo respinse il ricorso con cui si chiedeva l’annullamento della sua condanna in via definitiva a 16 anni di reclusione,  dichiarandolo “manifestamente infondato”.

Andrea Sempio, quando Chiara perse la vita, aveva 19 anni ed era stato già indagato tra il 2016 e il 2017,  su sollecitazione degli avvocati di Alberto Stasi,  basandosi sul dna ritrovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Le accuse nei suoi confronti, però,  erano state archiviate dall’allora procura di Pavia.

Il Tg1, però, ci informa del nuovo avviso di garanzia nei confronti di Sempio, giunto grazie a nuova indagine sul dna,  che si è avvalsa di metodi e tecniche di ultima generazione. Dalle carte in possesso del tg,  l’accusa contestata è quella di concorso con ignoti o con lo stesso Alberto Stasi , “colpendo Chiara al capo e al volto con reiterati colpi inferti con un corpo contundente”. Siamo dinnanzi ad una clamorosa svolta nel delitto di Garlasco.