Un lunedì da dimenticare, quello di ieri, segnato da un tremendo fatto di cronaca nera che ha scosso nel profondo il nostro Paese. Parliamo della deflagrazione avvenuta nel deposito Eni, a Calenzano, il cui bilancio è parso, sin da subito, pesantissimo, ossia due deceduti e 27 coinvolti.
Queste sono ore particolarmente delicate poiché se da un lato i familiari dei due uomini che hanno perso la vita, devono dar loro l’ultimo saluto, dall’altro la Procura di Firenze sta indagando a 360 gradi, allo scopo di ricostruire dettagliatamente la dinamica dei fatti e ai fini dell’attribuzione delle responsabilità.
Gli inquirenti dovranno rimettere assieme tutti i tasselli, utili a costruire il puzzle e non sarà un lavoro semplice, in quanto nessuna ipotesi, testimonianza oculare o delle telecamere di videosorveglianza può essere lasciate al caso.
Un caso di cronaca, questo, tra i più scottanti dell’ultimo periodo, poiché, a causa del suo pesantissimo bilancio, ripone l’attenzione su una tematica fondamentale: quella della sicurezza sul posto di lavoro. Troppi sono coloro che perdono la vita mentre, dignitosamente, portano il pane a casa e purtroppo la mattanza continua.
Dopo la deflagrazione nel deposito Eni di Calenzano, è venuto fuori come si è verificata la scintilla. Vediamo insieme cosa è emerso, in dettaglio, nella pagina successiva del nostro articolo, poichè ci sono importantissimi aggiornamenti su questo caso che ha scosso il mondo dell’informazione.