Decesso Pietro, il papà rompe il silenzio: "Era tornato all’alba, poi è.. (2 / 2)

Pedro Leon Silva Orrego fatica perfino a formulare una frase che metta suo figlio al passato. Fino a poche ore prima del dramma non avrebbe mai immaginato che la vita di Pietro, appena 19 anni, potesse spezzarsi così, all’improvviso, in un sinistro stradale lungo viale Fulvio Testi, alle prime luci di domenica 16 novembre.

Oggi, il padre — cardiologo in pensione — tenta di ricostruire quei momenti, pur ammettendo di sentirsi colpito da un dolore che non lascia spazio a pensieri lucidi. «C’è un vuoto enorme dentro di me», confida al Corriere della Sera. «Faccio fatica a ricordare, e forse in questo momento non so neppure se voglio farlo».

Silva Orrego racconta che Pietro, la sera prima, aveva terminato il turno di lavoro e, complice il giorno libero successivo, era probabilmente uscito a divertirsi con gli amici. «Sabato aveva lavorato. Domenica non aveva impegni», dice con voce spezzata. «Mi hanno raccontato che è rientrato intorno alle sei del mattino. A sua madre ha detto: “Scendo un attimo, incontro degli amici”.

"Brò, è in coma, bene così non parla. Gli stacco i cavi" 22enne derubato resterà invalido "Brò, è in coma, bene così non parla. Gli stacco i cavi" 22enne derubato resterà invalido

A dargli la notizia è stata l’ex moglie: i vigili, non riuscendo a sbloccare il cellulare del ragazzo, hanno raggiunto la casa dove viveva. Quando il padre ha saputo dell’incidente, si è precipitato all’ospedale Niguarda, lo stesso dove aveva lavorato fino al 2009, per restare accanto al figlio nei suoi ultimi momenti.

Sul gruppo di giovani con cui Pietro aveva trascorso la serata, il padre ammette di sapere poco: “Non conoscevo il proprietario dell’auto, e forse nemmeno gli altri ragazzi. Pietro aveva molti amici, era socievole, si faceva volere bene”. Di lui conserva l’immagine di un ragazzo semplice, pieno di entusiasmo.