"Brò, è in coma, bene così non parla. Gli stacco i cavi" 22enne derubato resterà invalido (1 / 2)

"Brò, è in coma, bene così non parla. Gli stacco i cavi" 22enne derubato resterà invalido

Nelle nostre città la sera ha il ritmo frenetico dei giovani che inseguono le proprie ambizioni. Lo scenario è quello delle grandi università, dove ogni passo sembra condurre verso un futuro definito e luminoso.In quel contesto di promesse e progetti, c’era un ragazzo di 22 anni, uno studente della prestigiosa Bocconi.

Portava con sé, come molti, la stanchezza di una giornata di studio, ignaro della frattura che stava per squarciare il velo di normalità che lo circondava.Tutto è cominciato con un gesto di pura arroganza e derisione. Un gruppo di cinque ragazzi, fermi nell’ombra, ha incrociato il suo cammino e ha trasformato l’incontro casuale in un’improvvisa, violenta caccia.

In pochi attimi, la situazione è precipitata. Dalle parole si è passati a una furia inspiegabile, fatta di schiaffi e pugni, per strappargli via appena 50 euro.Ma quel piccolo bottino non è bastato a placare l’azione violenta. All’apice della tensione assurda, uno dei ragazzi ha colpito con un oggetto tagliente il giovane inerme, lasciandolo a terra.

Il colpo è stato gravissimo, un danno che non si misura solo in giorni di prognosi, ma che ha lasciato un segno indelebile sulla sua esistenza. Per chi lo ha lasciato in strada, il tentativo di fuga è apparso la soluzione.

Ma l’inchiesta ha continuato a lavorare in un silenzio teso, muovendosi tra prove e testimonianze. Fino a quando, alcune settimane dopo, la città si è svegliata con la notizia che l’attesa era finita: la giustizia aveva finalmente trovato i volti di questo atto di forza?