Nel mondo in questi giorni si stanno verificando una serie di tragedie che stanno sconvolgendo l’opinione pubblica nazionale. Si tratta molto spesso di incidenti stradali, o peggio ancora morti improvvise a causa di malori di varia natura. Si tratta di tragedie che segnano intere comunità e vengono anche riprese dalla stampa, proprio a causa del loro interesse mediatico che provocano. Purtroppo anche il nostro Paese non è esente da drammi che riempono le pagine di cronaca.
Si pensi ad esempio a quanto accaduto nella giornata del 5 novembre scorso, quando un elicottero della compagnia Alidaunia è precipitato in provincia di Foggia dopo essere partito dalle Isole Tremiti. Il disastro aereo ha provocato purtroppo 7 morti, ovvero tutti i membri dell’equipaggio, tra cui i due membri dell’equipaggio, una intera famiglia svedese con un ragazzo di 13 anni e un medico del 118 che stava tornando da lavoro. In queste ore però un altro dramma ha colpito il nostro Paese.
Trovato senza vita in casa
Secondo quanto si apprende dalla stampa locale e nazionale è stato trovato senza vita in casa sua a Forlimpopoli, Roberto Zaccaria, il 64enne che era finito al centro di un servizio delle Iene per essersi reso responsabile di un raggiro ai danni del 24enne Daniele, il giovane morto suicida nel settembre 2021 dopo aver scoperto che la sua fidanzata “Irene” conosciuta in chat volesse lasciarlo. Fidanzata, finta, che era proprio lo stesso Zaccaria.
Per Daniele quello fu un vero e proprio dramma, in quanto la finta “Irene” (in realtà lo Zaccaria appunto) gli avrebbe detto che voleva lasciarlo dopo aver scambiato con Danile circa 8.000 messaggi. Non potendo sopportare quel dolore Daniele si uccise. Il padre di Daniele non ha mai perdonato Zaccaria, ritenendolo direttamente responsabile della morte del figlio.
Zaccaria è stato trovato senza vita nella mattinata del 6 novembre. Sembra verosimile che il 64enne Zaccaria si sia tolto la vita, nonostante tutto saranno gli ulteriori approfondimenti degli investigatori a stabilire le esatte cause del decesso. “Quella relazione virtuale ha portato alla morte di mio figlio. Ciò che è accaduto è di una gravità immane e molti altri ragazzi e ragazze sono vittime di questi inganni. Tanti riescono a salvarsi, tanti altri no” – queste erano state le parole del papà di Daniele diverso tempo fa. A giugno scorso la Procura della Repubblica di Forlì aveva chiesto l’archiviazione per il caso, in quanto Zaccaria non avrebbe usato richieste estorsive di denaro nei confronti di Daniele. Nei confronti del 64enne era stato emesso comunque un decreto di condanna per “sostituzione di persona”, ma la condanna è stata convertita in una sanzione pecuniaria di 825 euro.