Nelle scorse settimane l’ex terzino della nazionale brasiliana è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di detenzione, oltre a 5 di libertà vigilata, per la grave accusa di violenza sessuale. Da sempre dichiaratosi innocente, è evidente che i giudici non abbiano creduto alla sua versione dei fatti, accogliendo le argomentazioni dell’accusa.
In queste ore era trapelata una notizia sconvolgente dal carcere: Dani Alves si sarebbe tolto la vita. La voce è rimbalzata ovunque sui social e non solo, facendo temere il peggio per le sorti del povero terzino brasiliano. E’ naturale immaginare che stia attraversando il periodo più difficile della sua vita, soffocato dalle opprimenti mura del penitenziario.
Tuttavia, è intervenuto in queste ore il fratello a smentire tutto con un tono comprensibilmente risentito. “Quanta crudeltà ha l’essere umano -ha detto Ney Alves- Lo avete già condannato per le parole di una donna entrata in un bagno maschile per fare cosa solo lei lo sa. E’ già stato condannato. Non è sufficiente? E’ in prigione. Ora, la follia è che ne volete la sua scomparsa”.
E aggiunge: “Volete vedere mio fratello togliersi la vita. Ma quanta crudeltà è questa? Mio padre ha più di 70 anni. Mia madre ne ha più di 60. Non avete una famiglia, vero? Queste pagine che continuano a diffondere queste cose. Che Dio abbia misericordia di voi“.
Intanto l’ufficio stampa ha contattato radio Itatiaia di Belo Horizonte annunciando anche l’avvio di un’azione legale. Non è un bel periodo per l’ex stella brasiliana, che si sta vedendo persino rinnegare tutti i traguardi ottenuti nella sua gloriosa carriera. Il Barcellona, infatti, ha annunciato di averlo eliminato dall’elenco delle proprie leggende, considerando incompatibile la sua condotta morale con la storia del club.