Secondo Edoardo Ferrara di 3bmeteo.com, i fenomeni meteorologici estremi stanno diventando sempre più comuni anche in Italia. In particolare, i fenomeni alluvionali stanno mostrando una frequenza e intensità crescenti, suscitando preoccupazione sia tra gli esperti che tra la popolazione delle aree a rischio.
Questa tendenza evidenzia un cambiamento nella dinamica delle precipitazioni, con episodi di piogge torrenziali che colpiscono le zone costiere della penisola. Alla base di questi fenomeni ci sono i temporali autorigeneranti, un tipo di perturbazione caratterizzata da una capacità di rigenerarsi continuamente, scaricando enormi quantità d’acqua in un lasso di tempo ridotto.
La loro persistenza è alimentata dall’umidità che i venti marittimi trasportano verso le aree costiere, dove trovano condizioni ideali per svilupparsi. Questo processo intensifica le precipitazioni, rendendo questi temporali particolarmente devastanti e difficili da prevedere con precisione. Le regioni più vulnerabili in Italia sono quelle che si affacciano sul mare, come Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna, Basilicata e Puglia.
In autunno, in particolare, il Mediterraneo trattiene una maggiore quantità di calore accumulato durante l’estate, creando un ambiente favorevole alla formazione di eventi estremi. In situazioni estreme, come a Valencia, possono verificarsi temporali che scaricano in un giorno l’equivalente di un anno di pioggia. Questi eventi sono alimentati dalla confluenza dei venti a bassa quota, che attingono umidità ed energia dal mare vicino, intensificando il temporale.
Il cambiamento climatico contribuisce ulteriormente a intensificare tali eventi. Con l’aumento delle temperature globali, l’atmosfera trattiene una quantità crescente di umidità, incrementando l’energia disponibile per la formazione dei temporali. Il rischio che un evento meteorologico estremo come ‘Dana’ si verifichi in Italia è un’ipotesi concreta, occorre perciò prestare la massima attenzione ed adottare tutte le misure necessarie di sicurezza e prevenzione.