Dal 2026 scatta il nuovo obbligo per chi ha un gatto: scadenze e sanzioni (2 / 2)

Finora sono stati sopratttutto i cani i  destinatari di una normativa ben precisa che, se non ottemperata,esponeva i loro proprietari a pesanti sanzioni ma stavolta, invece, ad essere interessati sono i nostri felini e in modo perentorio, proprio per non  andare incontro a pesanti sanzioni.

A partire dal 26 maggio 2025 è disponibile l’accesso al SINAC per la registrazione dei gatti nel territorio regionale.A partire dal 1° luglio 2026, il detentore del gatto dovrà registrare l’animale al SINAC, pena sanzione da 150 a 900 euro. Si tratta di scadenze che ogni proprietario è chiamato a segnare, ponendo fine all’era del gatto domestico senza identità ufficiale.Il provvedimento prevede che il chip per i gatti diventi obbligatorio a partire proprio dal 2026.

La manovra non riguarda solo l’inoculazione del dispositivo sottocutaneo, il famoso microchip, che contiene il codice identificativo, ma la sua effettiva registrazione nel sistema nazionale.

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L’obiettivo delle autorità è duplice: garantire la tracciabilità in caso di smarrimento e contrastare l’abbandono, fornendo uno strumento legale per identificare chiaramente il responsabile dell’animale.Sempre dal 1° luglio 2026, ai sensi dell’art. 27 ter della L.R. 20/2012, tutti i gatti circolanti sul territorio devono essere sterilizzati. La sanzione prevista per il mancato adempimento è anch’essa tra i 150 e i 900 euro.Oltre agli obblighi di registrazione e detenzione, la normativa intende assicurare il benessere dell’animale sotto più profili. Il detentore deve assicurare le necessarie prestazioni sanitarie attraverso un medico veterinario: vaccinazione obbligatoria contro le principali malattie infettive e trattamenti antiparassitari periodici.

In caso di trasporto, vale il rispetto delle norme europee e del d.lgs. 151/2007: pause frequenti, mezzi idonei, contenimento sicuro, stop a situazioni che possano generare stress o pericoli per l’animale o terzi. Il gatto non deve essere lasciato chiuso in veicoli o rimorchi senza aerazione adeguata e in condizioni climatiche non adatte. Chi sceglierà di non allinearsi alla nuova normativa, ignorando l’obbligo dal 2026 in poi, si esporrà al rischio di dover affrontare le sanzioni previste.È un passo che mira a equiparare la tutela dei gatti a quella dei cani, formalizzando un legame che, nella maggior parte dei casi, è già molto più forte di qualsiasi imposizione di legge.