Sul cuore antico di Roma, dove il tempo sembra essersi fermato, la mattinata è scivolata via con la sua consueta cadenza. I Fori Imperiali, maestosi testimoni di millenni di storia, attendevano l’arrivo dei turisti e il lento incedere della routine capitolina. Poi, un boato inatteso ha squarciato l’aria.
È accaduto tutto intorno alla possente sagoma della Torre dei Conti, il gigante di tufo che da secoli veglia sull’area monumentale. In quel momento, i lavori di restauro in corso avrebbero dovuto garantire la sicurezza della struttura, non comprometterla. E invece, all’improvviso, una porzione del monumento ha ceduto, rovesciando materiali e una densa nube di polvere sull’asfalto.
Pochi attimi di confusione, seguiti da un silenzio innaturale, hanno interrotto ogni attività. Operai e passanti hanno assistito, attoniti, al repentino cambio di scenario. La tensione si è fatta quasi palpabile, l’aria pesante per la polvere sollevata da un caso senza precedenti in quel luogo.

Ciò che nessuno poteva immaginare, tuttavia, era che la furia dell’evento non si era ancora esaurita, lasciando dietro di sé una scia di domande agghiaccianti.Solo ore dopo, infatti, un secondo cedimento ha colpito la stessa area, confermando che dietro l’evento c’era un problema profondo e oscuro.
L’ agghiacciante scoperta sul progetto di restauro, dopo il crollo della Torre dei Conti, sta facendo davvero discutere. Vediamo insieme, molto in dettaglio, cosa è emerso, nella pagina successiva del nostro articolo.