La variante Omicron preoccupa per via della sua contagiosità. Se, dunque, pensavano di non sentir più parlare del virus che tanto ci ha sconvolto le vite, dobbiamo ricrederci e accettare una forzosa convivenza.
L’estate, le alte temperature che stanno mettendo in ginocchio interi paesi, non riescono a piegare l’avanzata della Omicron 5 che sta mettendo ko un grosso numero di italiani.
I sintomi iniziali sono raffreddore, naso che cola, febbre anche superiore ai 38 che dura massimo 2-3 giorni, e poi tosse, dolori osteoarticolari, senso fortissimo di spossatezza, senso di bruciore o pizzicore alla gola, sudorazione notturna, dolore nella zona lombare.
Un bel corollario di sintomi che ci portiamo dietro per 7-10 giorni e, in forma più lieve, anche dopo esserci negativizzati, anche se, per il momento, non si hanno dati conclamati sul long Covid in relazione a questa variante.
Intanto gli studi proseguono per cercare di trovare una soluzione volta ad arginare i contagi. Ecco il risultato di uno dei più recenti studi sul Coronavirus e sulla variante Omicron.