Il pullman precipitato dal cavalcavia a Mestre ha strappato dalla dimensione terrena 21 persone, portandosi via per sempre i loro sogni, i loro desideri, la loro felicità. Mentre le immagini della collisione, del relitto ribaltato e bruciato, delle salme coperte dai teli bianchi, continuano a rimbalzare di testata in testata, non dimentichiamoci che ci sono familiari dilaniati da un lutto immane.
Troppo forte il dolore, troppe le lacrime che rigano gli occhi, mentre si ripercorrono le storie delle ventuno vittime. Ognuno dei passeggeri deceduti ne ha una che stiamo imparando a conoscere e che ci apre a mille riflessioni sul ruolo del destino, quello che, in pochi attimi, ha seminato tutto questo orrore.
Scenari apocalittici, quelli che i soccorritori si sono visti dinnanzi agli occhi, mentre hanno cercato di mettere in salvo, rapidamente, i superstiti. A colpire particolarmente è la storia di una coppia di giovanissimi sposi. Belli come il sole, innamoratissimi, li vediamo sorridere in foto nel giorno del loro si.
Un si che rimarrà per l’eternità, dal momento che l’amore vero non muore mai ma il destino, beffardamente, ha scelto al posto loro, al punto che il giorno più bello, quello delle loro nozze, è stato seguito da un incubo ad occhi aperti che hanno vissuto in prima persona, a bordo del bus precipitato e andato in fiamme.
Sono stati ribattezzati dalla cronaca come la coppia di sposi di Mestre. A parlare ora sono i genitori di Marko e le loro dichiarazioni sono davvero forti, un vero e proprio colpo al cuore per tutti coloro che hanno avuto modo di leggerle. Vediamone insieme il contenuto nella seconda pagina del nostro articolo.