"Come può essersi rotta l’osso del collo" I nuovi dettagli lasciano senza fiato (2 / 2)

Le indagini sulla scomparsa della piccola Giulia, la bambina di appena nove mesi deceduta nella sua casa di Acerra, continuano a sollevare interrogativi. Inizialmente si era ipotizzato che la bimba fosse stata sbranata dal pitbull di famiglia, Tyson, ma nuove piste investigative potrebbero cambiare radicalmente il quadro della vicenda.

Stando alle dichiarazioni de padre agli inquirenti, il 25enne si sarebbe trovato nell’abitazione al momento dei fatti. Tuttavia, si indaga su ipotesi alternative: le forze dell’ordine hanno sequestrato le telecamere di videosorveglianza della zona per cercare indizi sull’eventuale assenza dell’uomo nella abitazione.

Un altro elemento desta perplessità tra gli investigatori: la mattina successiva, l’appartamento risultava completamente ripulito da tracce di sangue e residui organici. Poiché Loffredo in quelle ore si trovava al commissariato, resta il mistero su chi possa aver effettuato le pulizie e con quale scopo. Ma è dall’esame autoptico che sta emergendo in queste ore un altro dettaglio che potrebbe ancora una volta mischiare le carte in tavola.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, gli inquirenti stanno valutando l’ipotesi che Giulia possa aver subito una fatale caduta dal letto, rompendosi il collo. Solo in un secondo momento il cane potrebbe aver infierito sul corpo; l’unico animale a mostrare segni di contaminazione era invece l’altro cane di casa, Laika, un meticcio.

L’inchiesta prosegue per chiarire la dinamica precisa degli eventi e stabilire eventuali responsabilità. AL momento, l’unico indagato rimane il padre della bambina, che dovrà rispondere di gravi ipotesi di reato.