“Collabora”. Matteo Messina Denaro, la notizia improvvisa su Denise Pipitone (1 / 2)

“Collabora”. Matteo Messina Denaro, la notizia improvvisa su Denise Pipitone

Dopo 30 anni di latitanza il boss Matteo Messina Denaro è stato arrestato dai Carabinieri del ROS in una clinica privata a Palermo lo scorso 16 gennaio 2023. Ricercato dal lontano 1993, era nella lista dei dieci latitanti più ricercati al mondo.

Il boss, che stava effettuando ciclo di cure sotto falso nome, ha prontamente confessato la sua identità e non ha opposto resistenza all’arresto. Subito dopo è stato trasferito presso la struttura di massima sicurezza de L’Aquila, dove verrà sottoposto al regime carcerario 41bis.

Il padrino di Castelvetrano, l’autore di stragi che hanno macchiato di sangue la storia italiana, è apparso oggi come un uomo fortemente provato da una grave malattia che continua a debilitarlo. Tuttavia, il quadro emerso dalle prime indagini delle forze dell’ordine e dalle testimonianze che continuano a spuntare è davvero sconvolgente: è risultato evidente come in tutti questi anni il boss non abbia mai rinunciato a condurre una vita circondato dal lusso, dalle donne e dai festini.

Ora gli italiani chiedono e pretendono giustizia per tutta la sofferenza causata dai suoi crimini rimasti impuniti. A farsi avanti sin dai primi giorni successivi all’arresto è stata persino Piera Maggio, la mamma della bambina scomparsa Denise Pipitone, che a distanza di quasi 20 anni non ha mai perso le speranze di riabbracciare sua figlia.

Nei giorni successivi alla cattura, la 52enne originaria di Mazara del Vallo aveva lanciato un clamoroso appello al boss siciliano, che quel 1º settembre 2004 si nascondeva a Campobello, ad appena pochi km dalla famiglia Pipitone. In queste ore è giunto un nuovo appello da parte di una persona vicina al boss: vediamo di chi si tratta e cosa ha dichiarato.