La scomparsa di Claudia Cardinale, spentasi all’età di 87 anni, lascia un vuoto profondo nel cinema mondiale. Oltre ad essere annoverata tra le attrici più importanti della storia italiana, ha incarnato l’ideale stesso di una donna libera e determinata. E’ stata un simbolo di emancipazione che non si è mai arresa davanti alle avversità della vita.
Donna di grande cultura, poliglotta, stabilita in Francia ma cittadina del mondo, Cardinale ha sempre difeso con caparbietà la sua sfera privata. Il primo capitolo della sua vita privata si apre con una ferita profonda: la nascita del figlio maggiore, Patrick, avvenuta a Londra nel 1958, fu il risultato di una violenza subita. Un trauma che Cardinale scelse di affrontare con un coraggio solitario, proteggendo suo figlio e crescendolo lontano dai riflettori.
Patrick, oggi affermato designer di gioielli a New York, le ha regalato la gioia di essere nonna di Lucilla e Milo. Questa scelta di custodire un dolore così grande, rivelato solo in tarda età per solidarietà verso altre donne, è la prima testimonianza della sua straordinaria resilienza. La sua storia sentimentale è intrecciata con quella del cinema italiano.
Il primo amore ufficiale fu il produttore Franco Cristaldi, che sposò segretamente nel 1966 dopo una relazione tenuta nascosta a causa di impedimenti legali. Un legame complesso che si concluse nel 1975. Quello stesso anno, la vita di Claudia incrociò quella del regista Pasquale Squitieri. Con lui diede vita ad un grande amore durato un quarto di secolo, dal quale nacque la secondogenita, Claudia.
Claudia ha studiato storia dell’arte e ha lavorato come produttrice teatrale, collaborando anche con il padre regista. Ha recitato in alcune produzioni e ha curato il volume Claudia Cardinale. L’indomabile – The Indomitable, un tributo alla carriera della madre.