Clamidia, cos’è e quando può causare infertilità

La Clamidia è sessualmente trasmissibile ed è in continua crescita tra i giovani. I casi sono triplicati in Italia dal 2008 al 2017. È spesso asintomatica, passando inosservata nella maggior parte dei casi.

Clamidia, cos’è e quando può causare infertilità

La Clamidia è tra i batteri sessualmente trasmissibili più diffusi, e purtroppo il suo trend è in continua crescita, soprattutto tra i giovanissimi. Secondo l’ultima indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, i casi di Clamidia in Italia sono triplicati nel periodo compreso tra il 2008 e il 2017. Una fascia di età particolarmente colpita è quella compresa tra i 15 e i 24 anni, con un 8,6% di casi, seguita dalla fascia tra i 25 e i 34 anni, con il 3,8%.

Questi dati sono estremamente preoccupanti se si considera che nella maggior parte dei casi l’infezione da Clamidia è asintomatica o presenta sintomi lievi e poco specifici, il che fa sì che passi inosservata nel 75% delle donne e nel 50% degli uomini. Questa caratteristica rende la Clamidia particolarmente insidiosa, poiché può diffondersi senza che la persona infetta ne sia consapevole. La Clamidia è il risultato dell’infezione causata dal germe Chlamydia trachomatis ed è il batterio sessualmente trasmissibile più comune in tutto il mondo.

L’infezione si verifica principalmente attraverso rapporti sessuali penetrativi, ma il microrganismo può essere rilevato anche in altre parti del corpo, come la congiuntiva e il rinofaringe. È importante sottolineare che il batterio è responsabile anche del tracoma, che rappresenta la principale causa di cecità neonatale prevenibile, trasmessa dalla madre al figlio. Per prevenire la diffusione della Clamidia è fondamentale adottare misure precauzionali durante i rapporti sessuali, come l’utilizzo del preservativo.

È altresì importante sottoporsi regolarmente a controlli medici, in particolare se si hanno più partner sessuali o se si sospetta di essere entrati in contatto con il batterio. La consapevolezza e l’informazione sono essenziali per contrastare la diffusione della Clamidia. È importante diffondere conoscenza su questo batterio, specialmente tra i giovani, per favorire comportamenti consapevoli e responsabili.

Inoltre, è fondamentale promuovere l’educazione  nelle scuole e fornire informazioni accurate e accessibili sui batteri sessualmente trasmissibili. Ricordiamoci sempre che la prevenzione è la chiave per proteggere la nostra salute . Investire nella prevenzione e nella consapevolezza è un passo fondamentale per contrastare la diffusione della Clamidia e garantire una vita sana e sicura per tutti.

Continua a leggere su Fidelity Donna