Cinzia Pinna, la collega rompe il silenzio: "Cosa facevano quella sera…" (1 / 2)

Cinzia Pinna, la collega rompe il silenzio: "Cosa facevano quella sera…"

Si continua a indagare sul femminicidio della 33enne Cinzia Pinna.  Non si sa se si sia fidata di quell’uomo che  l’ha avvicinata a  Palau la sera dell’undici settembre,   ritenendo che, magari,  avrebbe potuto aiutarla. Che si trovasse in difficoltà era evidente e quell’uomo, alla fine, l’ha strallata all’affetto dei suoi genitori,  una coppia di ristoratori di Castelsardo.

Cinzia purtroppo non c’è più. Il padre, la madre e  sorella Carlotta, così come gli amici, l’hanno cercata per 12 giorni, sino a quando è venuta fuori l’ agghiacciante verità.  Sulla base della ricostruzione effettuata dagli inquirenti finora, nella tarda serata dell’undici settembre Cinzia è salita nell’auto dell’imprenditore Emanuele Ragnedda, e i due si sarebbero allontanati dal paese.

Da quel momento in poi,  di lei non si è saputo più nulla, sino all’annuncio dell’allarme da parte dei genitori il giorno successivo.  L’imprenditore è  finito con l’essere indagato sino a quando ha confessato: “Credo di aver sparato un colpo, e ho fatto fuori Cinzia Pinna”.

Italia, potente boato: tremano porte, finestre e muri Italia, potente boato: tremano porte, finestre e muri

Parliamo ancora una volta dell’ennesimo femminicidio, una delle piaghe più radicate, difficili da estirpare. Purtroppo, il triste bollettino delle donne che perdono la vita per mano di un uomo, è una delle più grandi emergenze poste all’attenzione delle istituzioni.

La collega di Cinzia Pinna ha rotto il silenzio dicendo: “Che cosa facevano quella sera?”. Vediamo insieme che cosa ha dichiarato la donna in dettaglio nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che le sue parole sono state un colpo al cuore per tutti coloro che si stanno occupando del caso e per noi che virtualmente lo stiamo seguendo. Donnette, una collega di Cinzia Pinna,  è stata tra le ultime persone ad avere visto...