La tensione si taglia a fette, per via dell’avvistamento di alcuni caccia russi ai confini di Alaska e Lettonia e Mosca, dal suo canto, non se l’è tenuta e ha controbattuto: “Se abbattuti sarà guerra”. Il NORAD, acronimo di North American Aerospace Defense Command, ha comunicato di aver intercettato quattro aerei militari russi nello spazio aereo internazionale vicino all’Alaska.
A identificarli sono stati quattro F-16 statunitensi, un velivolo da sorveglianza e quattro aerei cisterna e si parla, nello specifico, dell’intercettazione di due bombardieri Tupolev Tu-95 e due caccia Sukhoi Su-35, che si erano avvicinati alla zona di difesa aerea dell’Alaska.
Secondo la dichiarazione ufficiale, “gli aerei militari russi sono rimasti nello spazio aereo internazionale e non sono entrati nello spazio aereo sovrano americano o canadese. Questa attività russa nella ADIZ [Air Defence Identification Zone] dell’Alaska si verifica regolarmente e non è considerata una minaccia”. Il NORAD ha sottolineato che la zona ADIZ richiede la pronta identificazione di tutti gli aeromobili “per scopi di sicurezza nazionale”.
Il Comando aereo Alleato, in un messaggio su X, ha annunciato: “Due caccia Gripen ungheresi della missione Nato Baltic Air Policing sono decollati oggi dalla base di Siauliai, in Lituania, per rispondere alla presenza di un Su-30, un Su-35 e tre MiG-31 russi che volavano vicino allo spazio aereo della Lettonia”, aggiungendo: “L’Ungheria, sottolinea la Nato, dimostra così l’impegno dell’Alleanza a proteggere i Paesi baltici e il fianco orientale”.
Se la Nato abbattesse i jet russi che violano il suo spazio aereo, sarebbe guerra. Questo è ciò che ha dichiarato Alexey meshkov, l’ambasciatore russo in Francia, in un’intervista a Rtl France, affermando: «Sapete, ci sono molti aerei della Nato che violano lo spazio aereo russo, succede abbastanza spesso. Dopodiché, non vengono abbattuti». Il diplomatico si è espresso anche sulle incursioni di droni e aerei stranieri nei cieli europei nelle ultime settimane, ribadendo la posizione di Mosca: «Lo neghiamo». Meshkov ha precisato che la Russia «non fa questo, non gioca con nessuno», ritenendo che l’Occidente abbia «ingannato» Mosca «in molte occasioni».