"Ci risiamo", ospedali nuovamente pieni: ecco cosa sta succedendo

Gli ospedali sono nuovamente pieni e la cosa preoccupa e non poco. Ecco cosa è emerso da un monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe che invita a riflettere.

"Ci risiamo", ospedali nuovamente pieni: ecco cosa sta succedendo

Complice il caldo, le belle giornate che ci spingono ad uscire di più, incotrando amici di vecchia data per far serata, la situazione contagi Covid sembra essere peggiorata. 

Se per diverse settimane di è verificato un calo di nuovi casi, il virus è tornato alla ribalta, circolando rapidamente e a metterci in guardia è il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe .

Cosa sta accadendo negli ospedali

Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, questa settimana i nuovi casi sono 255.442 contro i 160.751 della scorsa. L’aumento è del 58,9%. Il problema non è relativo tanto ai positivi, che comunque vanno monitorati, ma la pressione maggiore sugli ospedali, con una crescita di ricoveri in terapia intensiva. Questa settimana ci sono stati 206 rcoveri, rispetto ai 183 della scorsa settimana e 14,4% di malati sintomatici in più rispetto alla precedente settimana. Nel monitoraggio c’è qualche dato posiitivo: il leggero caro di chi, attualmente, è positivo e dele persone in isoalmento domiciliare ma soprattutto dei decessi, mentre continuano ad aumentare coloro che ricontraggono il Covid e la circolazione delle nuove varianti i Ba.4 e Ba.5. Gimbe fa notare che molti di questi problemi sono riconducibili ad una campagna vaccinale ormai completamente ferma.

Basti pensare che sono 8 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la terza dose e lo stesso discorso vale per gli over 80, gli over 60 fragili e ospiti delle Rsa.Meno di 1 su 5 di loro ha deciso di farsi inoculare la quarta dose. Per farci un quadro complessivo della situazione attuale, il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta ha dichiarato: “La progressiva diffusione delle varianti BA.4 e BA.5 ha contribuito ad una netta ripresa della circolazione virale in tutto il Paese con effetti già evidenti anche sugli ospedali .Invitiamo alla cautela per almeno tre ragioni: il numero dei positivi è largamente sottostimato per il massiccio utilizzo dei tamponi fai-da-te, è impossibile stimare l’entità di questa risalita d’inizio estate e i tempi per raggiungere il picco e lo stallo della campagna vaccinale ha generato una popolazione attualmente suscettibile all’infezione molto estesa“.

Per ridurre la circolazione del virus, occorre osservare alcuni comportamenti: indossarela mascherina nei locali al chiuso, specialmente se affollati e poco ventilati e in condizioni di grandi assembramenti anche all’aperto; potenziare la campagna vaccinale per tutte le persone a rischio di malattia grave, aumentando la copertura con la terza dose negli over 50 e con la quarta dose in tutte le persone vulnerabili incluse nella platea, evitare di disorientare la popolazione con proposte antiscientifiche e rischiose per la salute pubblica, quale l’abolizione dell’isolamento per i positivi. 

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