Ha scosso l’Italia intera l’ennesimo femminicidio, consumatosi nel Salernitano, quello della 47enne Tina Sgarbini,, trovata senza vita sabato mattina, all’interno del suo appartamento in uno stabile in via mons. Michelangelo Franchini a Montecorvino Rovella, in provincia di Salerno.
Gli investigatori stanno continuando ad acquisire testimonianze e ad effettuare gli opportuni rilievi per ricostruire, in modo dettagliato, che cosa è successo nella notte tra venerdì e sabato, tra le mura domestiche dell’appartamento in cui Tina Scardini è stata uccisa, passato in rassegna dalle forze dell’ordine, per raccogliere ogni elemento utile alle indagini attorno al femminicidio di questa donna, madre di tre figli, frutto di una precedente relazione.
Stando alle dichiarazioni del medico legale, la donna è stata soffocata, sebbene solo i risultati dell’autopsia faranno chiarezza sulla modalità del decesso, ossia se Tina sia stata strangolata oppure asfissiata con una busta di plastica con una pellicola per alimenti.
In attesa dei risultati dell’esame autoptico, che chiarirà con certezza come la Sgarbini si ha deceduta, al momento è stata confermata la scomparsa per asfissia meccanica esterna.
Il compagno di Tina, Christian, ha confessato il motivo per cui lui le ha tolto la vita. Vediamo insieme quali sono state, di preciso, le sue dichiarazioni, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che rendono ancora più grave lo scenario in cui il femminicidio della donna si è consumato.