Chiara Poggi, la sua storia, il suo decesso , continuano a infiammare la cronaca nazionale, specialmente dopo gli ultimissimi sviluppi , al vaglio degli inquirenti. Sono trascorsi 18 lunghi anni… un tempo che, per i familiari della povera 26enne, sembra un’eternità , in attesa di trovare tutte le risposte.
Tutto viene esaminato dagli inquirenti nei minimi particolari, partendo dai dispositivi telefonici della povera Chiara e quello che è venuto fuori ha, in apparenza, dell’assurdo, in quanto, dai tabulati, è emerso che l’impiegata era già deceduta quando il suo cellulare ha risposto a quattro telefonate.
Il cold case , di cui si parla praticamente all’ordine del secondo, continua a riservarci svolte clamorose, di quelle che sembrano uscite da un film studiato ad hoc da uno di quei registi del macabro da premio Oscar. Si, perché ,ad oggi, nonostante per la Cassazione sia Alberto Stasi il colpevole del delitto, con l’entrata in scena di un nuovo indagato, Andrea Sempio, le carte sembrano rimescolarsi.
E in questa ricerca della totale verità, ogni indizio, anche il più flebile, seminato, come le briciole di pane di Pollicino, può rivelarsi molto più prezioso di quanto si possa lontanamente immaginare.
Chiara Poggi ha risposto al telefono ma era già deceduta. Questa è la scoperta venuta fuori dai tabulati. Vediamo insieme meglio cosa è emerso, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che, sul caso, potrebbe esserci un’ulteriore clamorosa svolta, di quelle che fanno venire la pelle d’oca e che scuotono il mondo dell’informazione.