Come abbiamo detto il caso di Chiara Poggi è ad oggi più che all’epoca una questione molto delicata. Delicata perchè comunque in ballo ci sono delle persone, delle vite, che di recente si sono trovate improvvisamente al centro dell’attenzione mediatica.
Una attenzione a volte pressante quella dei media a cui gli inquirenti hanno chiesto più volte di tenere un profilo basso. Anche per il rispetto delle persone che sono indagate, come Andrea Sempio, l’amico del fratello di Chiara che è finito sotto indagine per concorso in delitto con terze persone o con Stasi stesso. Su di lui non ci sono infatti per ora accuse di sorta.
Nonostante tutto anche il solo ipotizzare ad indagini non concluse che possa essere il colpevole è qualcosa che colpisce in modo diretto la persona e la stessa famiglia. E poi c’è Stasi ovviamente, che se dichiarato non colpevole avrebbe passato gli anni migliori della sua gioventù in un penitenziario.
E ci sono le gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi, che sono state tirate in ballo nella vicenda da un supertestimone. Anche la loro vita è stata segnata da questo delitto e sicuramente trovarsi al centro dell’attenzione mediatica in questi giorni per loro deve essere molto triste. E sono le parole della famiglia di Chiara più di tutte a far capire come anche solo la riapertura delle indagini gli abbia ancora una volta segnati nel profondo.
Per i Poggi la perdita della figlia è stata una ferita che adesso come in questo periodo si è riaperta. Per tutti questi motivi possiamo dire che alla fine, questa vicenda, sia un insuccesso sia per le autorità che anche per la società civile. Sia perchè sarebbero stati accusa degli innocenti, sia perchè le persone tirate in ballo in questa vicenda non potremo mai dimenticare questi bruttissimi momenti. Comunque vada sarà un insuccesso, appunto.