Chiara Poggi, c’è la svolta: "4000 accessi, ecco il movente del delitto" (1 / 2)

Chiara Poggi, c’è la svolta: "4000 accessi, ecco il movente del delitto"

Il 17 giugno 2025 è iniziato a Milano un maxi incidente probatorio relativo al caso di Garlasco, il delutto di Chiara Poggi avvenuto nel 2007. L’obiettivo è verificare impronte e tracce biologiche repertate all’epoca, alcune mai analizzate con le tecnologie attuali. Tra i reperti esaminati vi sono impronte su oggetti come il tappetino del bagno, il contenitore del Fruttolo e la porta d’ingresso.

Le analisi, affidate a un laboratorio specializzato, proseguiranno per almeno 90 giorni e coinvolgono tutte le parti: Procura, difesa di Alberto Stasi, legali del nuovo indagato Andrea Sempio e consulenti della famiglia Poggi. Uno degli sviluppi più rilevanti riguarda Andrea Sempio, amico della vittima, che risulta formalmente indagato da marzo 2025.

Un profilo genetico compatibile con il suo è stato rinvenuto sotto le unghie della Poggi, accanto a un secondo DNA maschile ancora non identificato. Sempio era già stato ascoltato nel 2007, ma archiviato come semplice testimone. Oggi, la Procura di Pavia riapre il fascicolo anche in seguito a una segnalazione anonima e all’uso di strumenti investigativi moderni.

Il caso è tornato con forza nel dibattito pubblico, anche grazie a programmi come Chi l’ha visto? e Le Iene, che hanno presentato ricostruzioni alternative. Il destino giudiziario di questo caso, già segnato da 18 anni di indagini, processi e polemiche, potrebbe cambiare direzione prima del previsto.

E’ proprio di queste ore arriva la clamorosa svolta sul possibile movente del delitto. La perizia informatica ha fatto emergere un dettaglio da brividi sul computer di Chiara Poggi. Oltre 4mila accessi: scopriamo di cosa si tratta nella pagina successiva.