Il caso del delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco (Pavia), torna prepotentemente al centro dell’attenzione giudiziaria grazie a nuovi filoni d’inchiesta che ridefiniscono elementi chiave della vicenda. Dopo una lunga fase di archiviazione definitiva per Alberto Stasi, nel marzo 2025 è stato notificato un nuovo avviso di garanzia a Andrea Sempio per concorso nel delitto.
Gli accertamenti riguardano fatti relativi al materiale genetico e valutazioni antropometriche che lo metterebbero nella scena del crimine. La riapertura del fascicolo segna un cambiamento significativo: si tenta ora di accertare se vi siano state omissioni o errori nelle prime indagini ed eventualmente nuovi soggetti da coinvolgere.
Parallelamente, un altro filone d’indagine è stato avviato presso la Procura della Repubblica di Brescia, che indaga l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, per corruzione in atti giudiziari relativamente all’archiviazione dell’indagine su Andrea Sempio nel 2017.

In un documento del 23 febbraio 2017, si legge che nel fascicolo di Pavia sarebbe stata chiesta “l’autorizzazione al ritardato deposito delle intercettazioni” per consentire il prosieguo delle misure coercitive a carico degli indagati. La famiglia Sempio è coinvolta anch’essa: la Guardia di Finanza ha segnalato versamenti occulti da parte del padre di Andrea (Giuseppe Sempio) all’ex pm Venditti, pari a circa 20-30 mila euro, quale presunta contropartita per l’archiviazione.
E’ di queste ore l’ennesimo clamoroso sviluppo nelle indagini. Spunta una telefonata scioccante di una donna che urla: “Chiara ha perso la vita, Andrea aiutami”. Cosa avrà voluto dire? Spunta l’ennesima pista. Ecco tutti i dettagli nella pagina successiva.