"Che cafonata". Bufera alla camera ardente di Ornella Vanoni dopo il gesto di Gino Paoli (2 / 2)

Nonostante la pioggia, molti fan hanno continuato a fare la fila per entrare nel teatro e dare il loro ultimo saluto alla “signora della canzone italiana”. Sulla bara, inoltre, si respira l’atmosfera raccolta dell’addio: tra i fiori spiccano anche girasoli e rose bianche, allestiti con cura nella sala del teatro.

Gino Paoli, il celebre cantautore, legato alla cantante da un rapporto profondo, ha voluto rendere omaggio a modo suo alla celebre cantante. Pur non presentandosi fisicamente alla camera ardente, ha deciso di lasciare comunque il segno con un gesto significativo.

Paoli ha portato un cuscino di rose gialle modellato a forma di cuore, accompagnato da un nastro verde con il solo nome “Gino” scritto in nero. La scelta floreale non è casuale: il giallo è da sempre il colore preferito di Vanoni, un dettaglio che rende ancora più personale e intimo questo saluto silenzioso.

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Accanto al cuore di rose, è stata lasciata un’altra composizione floreale, stavolta dedicata dalla “Famiglia Paoli”. Il gesto di Paoli si unisce al clima di raccoglimento e partecipazione che ha caratterizzato la mattinata milanese.

Sui social, però, non sono mancati commenti critici. Alcuni utenti hanno definito “una cafonata” il gesto di Gino Paoli, che ha scelto di rendere omaggio a Ornella Vanoni con un solo cuscino, senza partecipare alla camera ardente. I commenti hanno sottolineato come molti si aspettassero una presenza più visibile da parte del collega e amico storico, trasformando il silenzioso tributo in occasione di dibattito online tra chi difendeva la scelta discreta e chi invece la considerava insufficiente rispetto all’importanza dell’addio.