C’è Posta per Te, Maria De Filippi perde le staffe: il suo gesto (1 / 2)

C’è Posta per Te, Maria De Filippi perde le staffe: il suo gesto

Ideato e condotto da Maria De Filippi, ‘C’è posta per te’ è il people show più longevo della televisione italiana. In onda da ben 26 anni la nota trasmissione rappresenta uno dei programmi di maggiore successo del palinsesto Mediaset. Ogni sabato milioni di italiani non possono fare a meno di sintonizzarsi su canale 5 e scoprire le appassionanti vicende dei protagonisti della puntata.

Tra le vicende più comuni in cui capita di imbattersi a ‘C’è posta per te‘ ci sono le storie di genitori che tentano di riallacciare i rapporti con i figli dopo tanti anni di assenza oppure di chi tenta disperatamente di riconquistare la donna amata dopo aver tradito la sua fiducia. Si tratta spesso di padri o madri pentite che intendono chiedere scusa ai propri figli per essere spariti dalla loro vita, quasi sempre a causa di un divorzio o fughe con altre fiamme.

A rendere tutto più coinvolgente la presenza di personaggi di spicco del mondo dello spettacolo e dello sport, invitati da Maria De Filippi in occasione di quelle storie più felici e toccanti, dove l’intento dei partecipanti è di fare una sorpresa alle persone amate facendole incontrare con i propri idoli.

Nel corso della puntata andata in onda ieri sera, sabato 11 marzo, i telespettatori sono stati profondamente colpiti dalla storia di una madre che, per la seconda volta, ha cercato disperatamente di convincere la figlia abbandonata da neonata a farsi perdonare. Un caso più unico che raro nella storia del programma, dove non era mai successo che Maria concedesse un secondo tentativo a distanza così ravvicinata.

Ancora una volta la figlia Emanuela si è dimostrato un osso più duro del previsto e ha respinto inizialmente tutte gli appelli di pacificazione offerti dalla madre. Ad un certo punto il suo atteggiamento ha suscitato le ire della stessa conduttrice. La reazione di Maria ha lasciato di stucco i telespettatori: ecco cosa ha fatto.