Era lo scorso mercoledì 5 aprile quando un ragazzo appena 26enne, Andrea Papi, ha perso tragicamente la vita nei boschi del trentino. Sportivo e amante della natura, si era recato da solo in un sentiero immerso negli splendidi boschi nei pressi di Caldes, suo paesino d’origine. Un abitudine che aveva sin da ragazzino, e che purtroppo questa volta gli si è rivelata fatale.
A distanza di ore, il mancato rientro a casa ha allarmato i suoi famigliari, che hanno subito lanciato l’allarme. Immediatamente si è attivata un’imponente macchina delle ricerche, con il coinvolgimento dei carabinieri, dei vigili del fuoco, delle stazioni del Soccorso alpino e delle unità cinofile.
Sono stati poi i cani molecolari a compiere la macabra scoperta nella tarda notte di giovedì, rinvenendo il cadavere del povero 26enne ormai esamine e dilaniato da ferite mortali. Andrea Papi è stato ritrovato nel mezzo di una strada forestale in località Contre, ai piedi di malga Grum.
La tragedia ha acceso un ampio dibattito in queste settimane tra chi sostiene la necessità di abbattere l’orsa e le posizioni più clementi degli animalisti, che spingono verso misure meno drastiche. Alla fine sono state le posizioni di questi ultimi a spuntarla: l‘ordinanza di abbattimento a firma del presidente della Provincia di Trento è stata sospesa dal Tar di Trento.
Intanto in queste ore ci sono delle importantissime novità sull’orsa JJ4, che era ricercata da oltre 10 giorni. La scorsa notte sarebbe stata finalmente trovata e messa in sicurezza. Come detto l’orsa per il momento non sarà abbattuta, ma si procederà con altre soluzioni: ecco di cosa si tratta.