Catherine Spaak, il racconto da brividi della sorella Agnes: “Un lunghissimo calvario”

Agnes, sorella di Catherine Spaak, intervistata a Storie Italiane, ha raccontato il lunghissimo calvario dell'attrice, fino al decesso. Un racconto davvero toccante, il suo.

Catherine Spaak, il racconto da brividi della sorella Agnes: “Un lunghissimo calvario”

Il mondo dello spettacolo, del cinema, della tv, piange la scomparsa di una grande e poliedrica artista, Catherine Spaak, morta a 77 anni in una clinica romana. 

La drammatica notizia del suo decesso ha lasciato tutti sotto choc e, in tantissimi, hanno voluto dedicarle dei messaggi per ricordare la bellezza e la bravura di quest’icona degli anni Sessanta, dal sorriso segretamente malizioso, con la sua frangettina, il suo indiscutibile fascino, la raffinatezza e l’eleganza che l’hanno sempre contraddistinta.

Le toccanti parole della sorella Agnes

Molto toccante l’intervista rilasciata da Agnes, sorella maggiore di Catherine che, in collegamento per Storie Italiane, intervistata da Eleonora Daniele, ha parlato tantissimo di Catherine, ripercorrendone gli ultimi mesi di vita. Agnes ha dichiarato: “Gli ultimi mesi sono stati i più dolorosi. Le sono stata vicina sia quando è iniziata la pandemia e poi dallo scorso luglio, quando è stata colpita da un ictus. Ha sofferto tanto, era paralizzata nel lato destro e non riusciva più nemmeno a parlare, è stato un calvario“.

La donna, singhiozzando, ha aggiunto: “Posso dire, però, che se n’è andata tranquillamente, io le sono stata vicina fino all’ultimo momento. Voglio ricordarla sorridente, con una canzone che cantavamo insieme, di Jeanne Moreau nel film Jules et Jim. È stata una grande stella che brillerà sempre”. I loro rapporti non sono stati sempre idilliaci, dice Agnes, in quanto Catherine era molto introversa e non si confidava con lei. Entrambe hanno mosso insieme i primi passi nel mondo del cinema, anche se Agnes ha preferito cambiare strada, dedicandosi alla fotografia. 

 “Ho fatto questo mestiere per poco tempo, dedicandomi poi alla fotografia, la mia vera passione. Quindi Catherine non ha nemmeno fatto in tempo ad aiutarmi con eventuali consigli su questo o quel progetto, su questo o quel regista, non so nemmeno se abbia mai visto un mio film”, ha dichiarato nel corso dell’intervista, per poi ricordare la turbolenta vita sentimentale della sorella, con ben 4 mariti e un nuovo matrimonio ogni sette anni. E poi si è parlato della carriera:“Catherine mi piacque tanto in Dolci inganni, diretta da Alberto Lattuada, il suo primo film davvero importante realizzato in Italia, e poi ne La voglia matta, con la regia di Luciano Salce. Inoltre sono stata sua spettatrice quando debuttò al Teatro Sistina nello spettacolo Promesse… promesse nel 1970″.

Catherine era nata in Francia, a Boulogne-Billancourt, nella regione parigina il 3 aprile1945, a pochi mesi dalla fine della guerra, ma era poi tornata coi suoi a Bruxelles, dove la madre recitava e il padre scriveva sceneggiature. Una famiglia d’artisti, la sua, proseguita con Agnes, affermatasi come fotografa e Catherine, approdata al cinema quasi per caso, a 14 anni , quando sua madre accettò per lei la proposta di Jacques Becker che la volle per un piccolo ruolo ne “Il buco” (1959). Indipendente, ribelle, la Spaak deciderà poi di partire per l’Italia dove il suo primo film, I dolci inganni, divenne un vero e proprio successo generazionaloe, cambiandole la vita. E poi La voglia matta, Il Sorpasso ….fino al teatro, alla tv, alla musica. Con lei va via un pezzo di storia. 

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