Caso Simona Cinà, l’annuncio choc della Procura (1 / 2)

Caso Simona Cinà, l’annuncio choc della Procura

Sono ancora molti i punti oscuri che avvolgono la triste fine di Simona Cinà, pallavolista ventunenne originaria di Capaci, trovata senza vita nella piscina di una villa di Bagheria durante una festa di laurea. Secondo quanto ricostruito finora, la giovane sarebbe stata trovata galleggiante nella piscina con indosso solo il bikini, in uno specchio d’acqua di dimensioni ridotte e dal fondale basso.

Una scena che, fin dalle prime ore, ha insospettito familiari e amici. «Simona era una sportiva, era un pesce in acqua», hanno dichiarato i parenti affidando il loro dolore a poche parole. «Vogliamo sapere cosa è successo davvero quella sera». Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori c’è quella di un malore improvviso, che avrebbe colto la 21enne mentre si faceva il bagno.

Una spiegazione che, tuttavia, non convince del tutto la famiglia. Troppe, dicono, le anomalie. L’avvocato della famiglia, Giambrone, ha espresso forti perplessità sulla dinamica. Inspiegabile il fatto che per troppo tempo nessuno si sia accorto del corpo senza vita della ragazza in piscina.

La mamma di Venier crolla in carcere e vuota il sacco La mamma di Venier crolla in carcere e vuota il sacco

Ulteriore elemento che alimenta i dubbi riguarda lo spazio limitato della piscina: appena otto metri quadrati. Una superficie ridotta, nella quale — secondo i congiunti — sarebbe difficile che un corpo rimasto a galla sia passato inosservato tra gli invitati della festa.

In queste ore gli inquirenti stanno ascoltando tutti i presenti alla serata, per individuare eventuali responsabilità. Le testimonianze e gli esami medico-legali saranno determinanti per chiarire se si sia trattato di una fatalità o se dietro il decesso della giovane atleta possa celarsi qualcos’altro. E’ di questi minuti un annuncio scioccante dalla Procura: “Gli amici…”: ecco tutti i dettagli nella pagina successiva.