Il cadavere della ragazza era stato cercato ovunque dopo la sparizione, ma ogni tentativo era stato vano. Nel corso di un sopralluogo da parte dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio Emilia, assieme a quelli della compagnia di Guastalla, ieri sera, 18 novembre 2022, a Novellara, sono stati rinvenuti dei resti umani, ad alcune centinaia di metri dalla casa in cui la 18enne pakistana viveva con la sua famiglia.
I Ris di Parma sono al lavoro per recuperare i resti ritrovati nei pressi di un capannone abbandonato e per repertarli, assieme ai carabinieri che, sin dalle prime ore di stamattina, stanno raccogliendo tutti gli elementi utili ad arrivare alla verità. I resti erano sotterrati nella zona di via Reatino, a Novellara, dalla parte retrostante di un rudere, a circa due chilometri dal casolare dove viveva la giovane pakistana che, secondo gli inquirenti, sarebbe stata uccisa dai suoi familiari.
Ovviamente, per poter giungere ad una certezza sull’appartenenza dei resti ritrovati proprio a Saman, occorrerà procedere all’esame del Dna. Solo all’esito di tale esame, ossia della prova suprema, potremmo finalmente capire se si tratta proprio della giovane scomparsa da Novellara da più di un anno, dato che i risultati saranno disponibili nei prossimi giorni.
Il ritrovamento di questi resti arriva a pochi giorni dall’arresto in Pakistan del padre di Saman, Shabbar Abbas, latitante dal giorno della scomparsa della figlia e non si esclude che il luogo del ritrovamento dei resti possa essere stato indicato proprio dall’uomo o da uno degli altri arrestati, i due cugini e uno zio della 18enne, che si trovano ora in carcere in attesa del processo per omicidio in concorso e occultamento di cadavere. Ancora non ci sono conferme sull’identificazione, in quanto bisognerà infatti attendere gli accertamenti e le analisi. Che si tratti proprio della 18enne che rifiutò il matrimonio combinato?