Il delitto di Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007, resta uno dei casi di cronaca nera più controversi e discussi in Italia. Quel giorno, Chiara Poggi, 26 anni, venne trovata senza vita nella villetta di famiglia a Garlasco, in provincia di Pavia. Il corpo fu scoperto dai genitori, che rientrarono dalle vacanze, insospettiti dalle mancate risposte al telefono.
A marzo 2025 la Procura di Pavia ha riaperto ufficialmente il caso, notificando un avviso di garanzia ad Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, per il reato di omicidio in concorso. La svolta è scaturita dalla revisione di tracce di DNA trovate sotto le unghie di Chiara Poggi, già analizzate in passato, ma ora rivalutate con tecniche più accurate.
Sempio, già coinvolto in precedenti verifiche, torna sotto la lente degli inquirenti. Anche la cosiddetta “traccia 10”, ritenuta potenzialmente decisiva, non ha rivelato DNA significativo, rallentando progressi certi sull’identificazione degli eventuali altri responsabili.
La scoperta del DNA “Ignoto 3” Nei primi giorni di luglio sulle garze usate per il prelievo orale di Chiara è stato identificato un profilo maschile “Ignoto 3”. La quantità di DNA trovata è minima, ma la conferma ottenuta in un secondo esame ha rafforzato gli interrogativi su questo ennesimo elemento.
A chi appartiene il profilo maschile di Ignoto 3? E’ la domanda fatidica che potrebbe rappresentare l’ennesima svolta nel caso. E’ di questi minuti la clamorosa indiscrezione su questa traccia di Dna. “Ignoto 3 è…”: ecco tutti i dettagli nella pagina successiva.