Caso Emanuela Orlandi, l’intercettazione che riapre il caso (1 / 2)

Caso Emanuela Orlandi, l’intercettazione che riapre il caso

Sono trascorsi 39 lunghi anni dalla sparizione di Emanuela Orlandi, il cui caso ha destato forte clamore mediatico e, ad oggi, i familiari non hanno un corpo su cui piangere.

Dove sia Emanuela oggi, se sia viva o meno, non lo sappiamo ma quel che è certo è che sono state tantissime le indagini, le inchieste giornalistiche, le trasmissioni, in primis Chi l’ha visto, che hanno parlato della storia di questa ragazza di 15 anni, di cui si sono perse le tracce ormai da quasi 4 decenni.

Faccio un passo indietro, al giorno della scomparsa. Emanuela aveva terminato il secondo anno al Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II quando, il 22 giugno 1983, di lei non si seppe più nulla dalle 19:00 di sera, a Roma, dopo essere stata ad una lezione di musica in piazza Sant’Apollinare.

Ma perché la sua scomparsa, che è tutt’oggi un mistero, è stata, sin da subito, così tanto mediatica? Perché Emanuela era la figlia di un dipendente della Prefettura Vaticana e le indagini si concentrarono proprio in ambito vaticano, poiché la 15enne era cresciuta all’interno delle mura pontificie.

Cosa è accaduto alla ragazzina dopo la sua telefonata a casa per avvisare che avrebbe fatto tardi perché l’autobus non era passato, raccontando che era stata avvicinata da un uomo che le aveva proposto un lavoro di volantinaggio? Questi sono alcuni dei  tanti interrogativi che rimangono senza una risposta, anche se, come tutti sapranno, è avvenuto qualcosa di davvero clamoroso. Mi riferisco, ovviamente, alla riapertura delle indagini sulla scomparsa della Orlandi.