Tra i casi di cronaca che più sono rimasti impressi nella memoria collettiva può essere annoverato il caso di Elisa Claps, una studentessa 16enne scomparsa nel lontano 12 settembre 1993. Della giovane si sono perse le tracce per oltre 16 anni, sino a quando il 17 marzo 2010 i suoi resti furono rinvenuti nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza, sua città natale.
Le indagini successive sul corpo della 16enne hanno stabilito come il suo decesso sia avvenuto lo stesso giorno della sua scomparsa. Ad essere giudicato colpevole del delitto è stato l’allora 21enne Danilo Restivo che, dopo essere fuggito in Inghilterra, si rese responsabile di un altro delitto anche oltre la Manica.
In questi giorni si è tornati a parlare del caso di Elisa Claps per via della messa in onda di una miniserie andata in onda in prima serata su Rai 1. La miniserie in tre puntate ha ripercorso la triste storia di Elisa Claps, riscuotendo un grande successo di pubblico.
La miniserie diretta da Marco Pontecorvo è stata realizzata con la consulenza della famiglia Claps ed è basata sul libro “Blood on the altar” di Tobias Jones. Lo scorso martedì 7 novembre è andata in onda l’ultima puntata della serie, ma l’interesse sul caso della povera Elisa non si è ancora spento nell’opinione pubblica italiana.
In tanti si interrogano che fine abbia fatto il colpevole Danilo Restivo, responsabile di un delitto che lascia ancora oggi un sentimento di profonda inquietudine. Qual è stata la sorte del colpevole? Scopriamo che fine ha fatto nella pagina successiva.