Carlo Vicentini stermina la famiglia: la scoperta choc poco fa (2 / 2)

Ex primario stermina la sua famiglia: uccide moglie e due figli, poi si suicida. «Era depresso dopo la pensione»

Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale, l’ex primario di Urologia dell’ospedale di Teramo, Carlo Vicentini, ha sterminato la sua famiglia (moglie e i suoi due figli) nel pomeriggio del 31 marzo. Dopo il massacro, il professionista si è tolto la vita. Un mese fa Vicentini era andato in pensione e aveva dovuto lasciare il reparto a cui era tanto affezionato.

Un professionista brillante, molto amato da tutti, non solo dai colleghi, ma anche dalla gente comune. Umiltà e senso del dovere hanno da sempre contraddistinto lo stimato professionista. Alla base del dramma delle scorse ore, forse, la difficile situazione famigliare. Uno dei due figli uccisi dal professionista soffriva infatti di gravi problemi di salute e per questo era attaccato ad un respiratore.

Per questo motivo il professionista, in pensione da un mese come detto, avrebbe perso la testa compiendo la strage e assassinando, oltre al ragazzo, la moglie e l’altra figlia. Un’altra ipotesi al vaglio degli investigatori è che Vicentini fosse gravemente depresso.

Tantissimo lo choc all’interno della comunità de L’Aquila, dove il professionista viveva e dove appunto è avvenuto la strage, in una località alla periferia del capoluogo abruzzese.

“Siamo devastati. È una tragedia che non riusciamo a spiegarci: il professor Vicentini era un urologo molto bravo ed apprezzato oltre che un uomo gentile, sensibile e disponibile” – così ha commentato il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia. Inoltre, quando nel 2013 l’Asl voleva mandarlo via, la città di Teramo si mobilitò in blocco in modo che il professionista non potesse abbandonare il reparto di Urologia in cui ha curato tantissimi pazienti. Questo ci fa capire quanto il professionista fosse davvero ben voluto da tutti.