Carlo Legrottaglie, la scoperta sul killer del carabiniere (1 / 2)

Carlo Legrottaglie, la scoperta sul killer del carabiniere

Il delitto del brigadiere  Carlo Legrottaglie, ha scosso il mondo dell’informazione e, in primis, i carabinieri d’Italia,  che ligi al loro dovere di servitori dello Stato, hanno dovuto fare i conti con l’ennesima perdita di un loro uomo in divisa. Tutto è iniziato  alle sette del mattino del 12 giugno, dopo  una segnalazione pervenuta, via radio, ai carabinieri di Francavilla Fontana.

La voce  li metteva in guardia da una  rapina in corso presso un distributore di benzina.  Legrottaglie e un collega,  a  bordo di una vettura, sono riusciti a  rintracciare i due fuggitivi a bordo dia Lancia Y di colore grigio metallizzata, risultata rubata il 15 maggio a Locorotondo, nel Barese.

Le due vetture si sono toccate varie volte nella fuga, sino a quando si sono fermate in contrada Rosea, una zona di campagna. I malviventi si sono divisi e Legrottaglie ha inseguito uno dei due, che ha  fatto partire alcuni colpi contro di lui. Purtroppo per il brigadiere, che sarebbe andato in pensione a luglio, non c’è stato nulla da fare.  Una notizia, questa, che rapidamente ha travalicato i confini nazionali, specialmente perché Carlo era per tutti lo zio, un punto di riferimento per i suoi colleghi e per i giovani, uno che, sino alla fine dei suoi giorni, ha onorato la divisa da servitore dello stato.

Poche ore dopo, la fuga dei due malviventi,  è terminata  nelle campagne  di Grottaglie,  in provincia di Taranto ma  Michele Mastropietro, a differenza del complice  Camillo Giannattasio, è deceduto.

Poco fa, è venuta fuori una scoperta sul killer del carabiniere Carlo Legrottaglie. Vediamo insieme  ciò che è emerso, in dettaglio, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che le informazioni raccolte su di lui sono davvero molto forti.