Un inseguimento, una fuga, una risposta ai colpi, sino al tremendo epilogo, in cui ha perso la vita il carabiniere Carlo Legrottaglie, freddato da Michele Mastropietro , anch’egli deceduto. Ma cosa sappiamo su di lui?
Mastropietro era un pregiudicato 69 enne, che è deceduto, per l’appunto, per le conseguenze riportate durante lo scontro, non si sa se il primo con i carabinieri o il secondo con la polizia, mentre il suo complice , Camillo Giannattasio, è stato arrestato.
Entrambi sono stati intercettati nei pressi di una cascina di Grottaglie, in provincia di Taranto, dunque in un luogo non distante da quello in cui il povero Legrottaglie è stato freddato, nei pressi della strada San Marco-Grottaglie.
Il killer del carabiniere è originario di Carosino, in provincia di Taranto e, da quanto si apprende, aveva parecchi precedenti penali alle spalle, in particolare è stato il protagonista di un assalto a un furgone portavalori dell’istituto Sveviapol Sud, verificatosi il 2 maggio 2013 nei pressi di Monteiasi.
Anche il suo complice, che è finito in cella, Camillo Giannattasio, era un suo compaesano, originario, per l’appunto, di Carosino. Allo stato attuale, solo dopo l’effettuazione dell’esame autoptico, si scoprirà se Mastropietro è deceduto per le conseguenze del primo conflitto con i carabinieri o se ha perso la vita nella seconda sparatoria con la polizia. Ora sarà l’istituto di medicina legale a far luce sull’esatta causa del decesso del killer di Legrottaglie.