Carlo Acutis assieme a Piergiorgio Frassati ha lasciato un grande segno. In particolare Carlo è il primo santo “millenial”. Egli infatti era molto attivo sui social dove raccontava la sua patologia, una leucemia mieloide acuta che lo ha portato al decesso.
Carlo era molto legato alla Chiesa e un fedele devotissimo stesse qualità che aveva Frassati. I due hanno fatto sempre molto per il prossimo aiutando i più sfortunati. Nonostante la sua condizione Carlo è stato vicino alla gente che aveva bisogno anche alle persone che avevano gravi problemi di salute.
A Carlo sono stati infatti riconosciuti diversi miracoli. “Non era un credente militante, che faceva proselitismo” – afferma proprio in queste ore alla stampa nazionale il direttore spirituale, don Ilio Carrai. Ricevette la Comunione in anticipo proprio dal direttore spirituale che lo ricorda con molto affetto.
Carlo inoltre utilizzava i soldi della paghetta settimanale non per andare a divertirsi con gli amici ma per comprare sacchi, cibo e quanto altro serviva per i poveri a cui destinava appunto tali prodotti. “Ciò che veramente ci renderà belli agli occhi di Dio sarà solo il modo in cui lo avremo amato e come avremo amato i nostri fratelli” – questo scriveva Carlo nelle sue missive che ad oggi vengono conservate con molta cura.
Frassati era invece un giovane studente di Torino che ha fatto dell’aiuto al prossimo la sua ragione di vita anche a lui sono attribuiti diversi miracoli.