Gigi Riva è deceduto il 22 gennaio. data che rimarrà impressa nel cuore di chi lo ha amato. Aveva 79 anni, il grande campione ,e con la sua scomparsa, se ne è andato un pezzo di storia del calcio italiano… lo stesso calcio che oggi, è stretto nel raccoglimento, nella preghiera, nelle lacrime.
Parliamo della prematura quanto improvvisa scomparsa dell’ attaccante più forte che la Nazionale abbia mai avuto, con 35 gol segnati in 42 partite. Come noto, Gigi era ricoverato al Brotzu di Cagliari, per un infarto, sino al peggioramento irreversibile della sue condizioni e all’esalazione dell’ultimo respiro. Lui era per tutti “il campione senza tempo”, quello che ci ha fatto sognare in campo ma anche amatissimo nella vita, con la sua umiltà, la determinazione, lo spirito di sana competizione, unito all’amore dei veri valori.
Come noto, Riva non ha voluto sottoporsi ad angioplastica e, dopo poche ore dal ricovero, ha avuto un arresto cardiaco che non gli ha lasciato scampo, spegnendosi con accanto la compagna Gianna e i due figli Nicola e Mauro.
Oggi pomeriggio ci saranno i funerali di Gigi Riva, celebrati dall’arcivescovo monsignor Giuseppe Baturi mentre ora è il tempo della camera ardente, che seguiranno le disposizioni impartite dai familiari del grande campione scomparso, quindi saranno improntante sul raccoglimento, senza scatti o telecamere pronte a catturare anche il più flebile pianto, in modo da tutelare al massimo la privacy, nel pieno rispetto del momento.
Quello che sta accadendo in camera ardente è davvero raggelante, un colpo al cuore per tutti quanti noi, non solo per il mondo del calcio. Vediamolo insieme nella seconda pagina del nostro articolo, sulla base degli ultimissimi aggiornamenti.